Serie C: il prete di Shpendi convocato dalla polizia dopo l’aggressione a Rinaldi, il Cesena prende le distanze

Dopo il tentativo di colpire il portiere dell’Olbia, Filippo Rinaldi, unitamente un cazzotto al termine del match di ieri 7 gennaio tra il Cesena e i sardi, Liman “Alex” Shpendi, padre di Christian, è stato unitamentevocato dalla polizia per l’identificazione. Intanto il Cesena unitamentedanna il azione e prende le distanze dall’aggressione del parente del proprio attaccante.

Cos’è successo Padre di Shpendi dalla polizia Il comunicato ufficiale del Cesena Cos’è successo

Al termine del match valido per la ventesima giornata del girone B di Serie C tra Cesena e Olbia, unitamenteclusosi unitamente il risultato di 1-0, il padre di Christian Shpendi, attaccante dei romagnoli, è sceso in campo dalla tribuna nel tentativo di aggredire il portiere degli ospiti, Filippo Rinaldi. Fortunatamente la pronta reazione di alcuni giocatori del Cesena ha impedito che l’aggressione andasse in porto.

Il motivo che avrebbe spinto il padre di Shpendi a scagliarsi unitamentetro Rinaldi sarebbe stato un colpo del portiere rifilato all’attaccante del Cesena poi costretto a uscire unitamente una brutta ferita all’arcata sopracciliare.

Padre di Shpendi dalla polizia

In seguito a quanto successo ieri, questa mattina Liman Shpendi è stato unitamentevocato al commissariato di Cesena per l’identificazione. Il padre del centravanti del Cesena ha poi voluto scusarsi pubblicamente per il suo folle azione: “Voglio chiedere pubblicamente scusa a tutti a tutta Italia e al Cesena FC per la mia terribile reazione. Sono unitamentesapevole di aver deluso tante persone e chiedo centomila volte scusa. La visione di mio figlio Christian a terra sanguinante unitamente l’avversario che lo colpiva da dietro pensando che stesse fingendo, mi ha fatto uscire di testa, ma assolutamente non ho colpito nessuno”.

Il comunicato ufficiale del Cesena

In giornata il Cesena ha invece rilasciato un comunicato in cui unitamentedanna unitamente fermezza e prende le distanze dal azione del padre di Shpendi: “Il Cesena FC, unitamente riferimento all’episodio verificatosi ieri, in occasione della partita Cesena – Olbia, stigmatizza unitamente fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato, unitamentedannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza e ogni unitamentedotta antisportiva che nulla hanno a che vedere unitamente i principi di lealtà e fair play che da sempre unitamentetraddistinguono il club. Sono altresì già state poste in essere, in collaborazione unitamente le autorità competenti, anche mediante unitamentesultazione del sistema di videosorveglianza dello Stadio, tutte le attività necessarie alla ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione del assoggettato resosi protagonista dell’episodio accaduto al termine della gara, allo scopo di unitamentesentire l’adozione dei provvedimenti previsti dalla Legge. La società unitamentetinuerà a promuovere unitamente unitamentevinzione i valori positivi del calcio e a compiere ogni sforzo per garantire la sicurezza di tutti i propri tifosi ed addetti ai lavori, affinché possano assistere unitamente serenità agli eventi sportivi di cui Cesena FC è protagonista”.

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