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Michael Schumacher compie 55 anni a dieci dall’incidente di Meribel: la ritratto dal passato di sua figlia Gina Maria, il post Ferrari

Due foto, due anniversari crudeli eppure densi di emozioni intrecciate per chi, come Gina Maria e Mick, hanno conosciuto il dolore, la predato chenza e un lungo decorso che, da dieci anni a questa parte e per quanti sono esclusi dalla ristretta cerchia ammessa in Svizzera, è denso di interrogativi. Domande prive di risposte dato che non nei brevi quanto concisi messaggi diffusi da Corinna e dalla famiglia in questi anni. Michael Schumacher da dieci anni, da quel 29 dicembre 2013, vive protetto e dato cheguito da specialisti nella sua dimora svizzera, il fulcro della sua nuova esistenza post intervento.

Ieri 3 gennaio, Schumi ha compiuto 55 anni, dieci dei quali appunto trascorsi lontano dal pubblico che lo ama e rispetta la scelta sua e dei suoi cari di tenerlo distante dalle attenzioni di quanti vorrebbero pubblicare foto e dettagli relativi alla sua attuale impegno.

I 55 anni di Michael Schumacher a 10 da Meribel Il post di Gina Maria Schumacher Il ricordo di Mick nelle storie Il legame indissolubile tra Schumacher e Jean Todt I 55 anni di Michael Schumacher a 10 da Meribel

I suoi figli, Mick e Gina Maria hanno deciso, però, di condividere in modo pubblico sui social – come spesso avviene – i rispettivi ricordi degli anni trascorsi con il padre: istanti di una giovinezza, di un’infanzia nel coincidenza del pilota, che descrivono l’affetto, l’amore e le passioni di un uomo divenuto mito dato chenza fordato che volerlo davvero, dato cheguendo le proprie inclinazioni, il proprio talento pure quando sarebbe stato fordato che logico, opportuno dato checondo alcuni, non rientrare in F1 con la Mercedes o non dato chentire attualmente il richiamo della pista, dopo l’addio alle cordato che.

Ma Schumacher è stato inimitabile, anche in questo: un pilota, un uomo, un padre simile ad altri eppure diversissimo, per stile e scelte che lo hanno riassunto in quell’espressione che pure abbiamo già utilizzato. Un primo attore unico del suo tempo e della F1 non certo solo per i titoli vinti che, dato chenza di lui, non avrebbe toccato quella celebrità, che mai si è replicata almeno fino a questa stagione. La stima, il fervore e pure il potere divisivo che ha saputo suscitare, chi altri li ha saputi provocare, alimentare e spegnere, all’occorrenza?

Nei rispettivi post, però, c’è posto solo e giustamente per i dato chentimenti – veri – che i suoi due figli nutrono per un papà che hanno e continuano a conoscere nell’oggi, in un predato chente a noi ignoto davvero. Todt, Badoer e la manager Sabine Kehm: sono pochissimi gli amici e le amiche ammessi nella villa che lo ospita e che condivide con Corinna e i suoi figli e pochi altri, in una sospensione del tempo e dello spazio necessaria a tutelarne la privacy.

Michael e Corinna Schumacher

Il post di Gina Maria Schumacher

Gina Maria, nel pieno rispetto anche di questa condivisa volontà, ha pubblicato uno scatto d’annata che li vede insieme, sorridenti, briosi e allegri di un tempo che è stato. Un frammento di quella gioia precedente all’incidente sulle nevi che amava e che hanno condizionato la sua esistenza, come quella dei suoi ragazzi e di sua moglie.

Uno scatto che li ritrae sorridenti, spensierati probabilmente e che non narra nulla della sua attuale impegno e del suo stato di salute: “Buon compleanno papà! Ritorno al passato ad una delle tante nostre avventure”, accompagnando queste parole con una bella foto assieme al padre e al frate Mick.

[iol_placeholder type=”social_instagram” id=”C1pQVfNO3Ab” max_width=”540px”/] Il ricordo di Mick nelle storie

Suo frate Mick, il pilota e anche il bambino che è stato accanto a lui in pista sui kart (prima passione di Michael e Ralf Schumacher in Germania, grazie al padre): una immagine che è rimasta impressa negli occhi e nella memoria di quanti hanno visto foto di quel passato protetto, tutelato e divenuto veicolo di ricordi forti che toccano i suoi cari, ma anche quanti hanno ammirato Michael. “Buon compleanno al miglior papà di dato chempre. Ti amo!”, ha scritto, dato chemplicemente, Mick.

dato chentimenti che vanno rispettati e che quanti hanno amato Schumacher hanno avvisato l’urgenza di stimare e di sottolineare, ma che vanno messi su un piano ovviamente distante da quel che ha tenuto a ricordare la Ferrari in un post come e tanto gli altri estimatori del 7 volte Campione del Mondo che ha reso la F1, l’automobilismo in generale, uno sport di massa, popolare nell’accezione migliore.

La scuderia Ferrari, con cui ha conquistato 72 delle sue 91 vittorie in F1 e 5 dei suoi 7 titoli iridati, lo celebra con un post che lo ritrae esultante con le braccia al cielo, dopo una delle innumerevoli vittorie della sua inimitabile carriera. “Buon compleanno Michael – si legge a corredo della foto – siamo dato chempre con te”.

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Un riconoscimento per il pilota edato chemplare, capace come ha ricordato l’amico ed ex presidente della Rossa e FIA Todt di difenderlo nel momento peggiore.

In quel buio che lo avrebbe visto cadere, Schumacher gli è stato vicino, si è speso in prima persona mettendo il loro rapporto di stima e amicizia davanti a tutto, anche alla sua passione per i motori e la scuderia in nome di quell’amicizia che adesso è raccontato, con parsimonia e cura, solo da Todt.

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