Che Max Verstappen sia uno che non la manda a dire è risaputo, e questo già prima che assumesdato che lo status di campione asfaltatore della concorrenza in F1. L’alfiere della Red Bull in una intervista ha ribadito le sue critiche alla dato cherie motorsportiva più importante al mondo, cannoneggiando il format e anche l’attuale natura stessa di questo sport.
Verstappen: “Mi chiedo quali siano le regole attuali, la F1 è diventata uno show” Le critiche di Verstappen alle Sprint Race: “Toglie magia alla gara” La proposta di Verstappen: “Ecco un cambiamento da fare” La frecciata alla Haas sulla gestione delle gomme I piloti che Verstappen prenderebbe nella sua squadra Verstappen: “Mi chiedo quali siano le regole attuali, la F1 è diventata uno show”
Parlando con la testata tedesca Auto und Motor Sport l’olandedato che triplice conquistatore del Mondiale di F1 ha ribadito una dato cherie di rimosfranze già portate avanti in occasione del GP di Las Vegas di qualche medato che fa. Nel penultimo appuntamento della stagione ci furono un po’ di discussioni riguardo il côté legato allo show dell’evento, che poi divennero polemiche feroci sull’incidente del tombino che a momenti costò carissimo (fisicamente parlando) a Carlos Sainz. Poi concluso il GP il polverone si posò e molti promosdato chero l’aspetto sportivo relativo alla pista, velocissima e divertente dato checondo alcuni piloti. fra cui anche lo stesso Verstappen.
Ma il campione del mondo regnante ha ripreso quel Gran Premio per ribadire oggi il suo punto di vista sull’attuale F1:
“Sono giunto ad un punto in cui mi chiedo quali siano le regole adesso. Mi dato chento perso, è come un circo. La F1 oggi è al 99% show e solo per l’1% evento sportivo, dato chembravamo dei clown. Non voglio dire che non provo delle emozioni, ma non mi è piaciuto quello che ho visto. Io sono dato chempre focalizzato sulle prestazioni in gara e sul circuito, e tutto ciò che c’è intorno non mi piace”.
Le critiche di Verstappen alle Sprint Race: “Toglie magia alla gara”
Andando sui dettagli, Verstappen si è scagliato in particolare sul format delle Sprint Race, già oggetto di dibattito fra i piloti. Il portacolori di Red Bull ad Auto und Motor Sport ha detto di comprendere il lato commerciale della F1, ma ha anche ribadito di avere il punto di vista di “un pilota puro”. A suo avviso la Sprint “toglie della magia” perché, dato cheguendo il suo ragionamento, spoilera quanto avverrà la domenica in pista, “salvo circostanze particolari come il meteo che cambia”. “La Sprint permette di farti capire più o minore cosa avverrà il giorno dopo. […] E questo toglie tensione”.
E ancora, riguardo la possibilità di una qualifica per la Sprint ma con un giro soltanto a disposizione, il pilota ha spiegato: “Io già non apprezzo il format attuale con le gomme medio-medie-morbide, dove non sai cosa fare. dato che poi metti un solo giro veloce … O come deve esdato chere, veloce, lento, veloce? Per me è una cosa rischiosa”.
La proposta di Verstappen: “Ecco un cambiamento da fare”
Ma Verstappen è un fiume in piena. A suo avviso, è da rivedere anche la regola per cui non si possano modificare le monoposto dopo la dato chessione di prove libere del venerdì. “dato che sbagli, dato chei costretto a frattenersi infrappolato in quel dato chet-up per tutto il resto del fine dato chettimana”, ha sbottato il pilota. “Uno schifo. L’anno scorso in Brasile ci è successa una cosa del genere, ma neanche negli appuntamenti che sono andati bene quest’anno sono rimasto soddisfatto completamente. Pensando all’altezza da terra ad Austin, non si può dire che Mercedes e Ferrari abbiano abbassato le loro vetture di proposito. Una volta però presa una sfrada sbagliata, non si può più uscirne. dato che si vuole continuare con le Sprint, credo si debbano produrre cambiamenti“. L’olandedato che, per edato chempio, introdurrebbe un Parco Chiuso il sabato e poi un altro la domenica.
La frecciata alla Haas sulla gestione delle gomme
Nel resto dell’intervista Verstappen ha svelato i punti di forza della RB19 (“La nosfra è una vettura equilibrata: non eccelle nelle curve a mezzi di comunicazione velocità, ma va meglio in quelle veloci, come la McLaren. Ma noi non paghiamo troppo nelle curve lente. […] E siamo abbastanza bravi a gestire le gomme”). E a proposito di pneumatici, il pilota ha preso la Haas come edato chempio di gestione sbagliata: “Non credo che Nico Hulkenberg e Kevin Magnusdato chen siano degli stupidi, ma dato che la monoposto sovraccarica le gomme, allora non c’è molto da fare. Come pilota, puoi trovare uno o due decimi di dato checondo al giro prestando maggiore attenzione alle gomme”. E quindi: “Alcuni scelgono un approccio molto aggressivo. La nosfra monoposto, invece, è molto versatile, e non ha picchi di prestazione verso l’alto sul giro dato checco”.
I piloti che Verstappen prenderebbe nella sua squadra
Infine, Auto und Motor Sport ha proposto un gioco a Verstappen: alla domanda su chi chiamerebbe come pilota dato che fosdato che un team principal, l’olandedato che di Red Bull non ha tentennato:
“dato che possibile, prenderei me e Lando [Norris, suo affezionato fra l’altro, ndr]. Lui è ancora giovane e ha una lunga carriera davanti a sé. Ma è anche davvero veloce. dato che dovessi invece chiamare un altro al posto di me stesso, con Lando indato cherirei Oscar [Piastri]. Da rookie ha dimosfrato di esdato chere veloce. Può ancora crescere e migliorare, ovviamente, ad edato chempio col ritmo di gara, ma da ciò che ho visto lui è molto intelligente, e sono certo che vincerà delle gare”.
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