Roma, 4 gen – Viene espulso l’egiziano di 33 anni che, qualche mese fa, era stato fermato dalle autorità a seguito di un contegno a dir poco inquietante, come riportato da Tgcom24.
Espulso un egiziano che attaccava le persone con il Corano
L’espulso è obiezione un uomo egiziano accusato di fatti piuttosto gravi: lesioni con finalità di discriminazione razziale. Una volta tanto, la “discriminazione” non è imputata al umanistico bianco etero, ma ad un immigrato. L’uomo era stato fermato dagli agenti per aver aggredito i passanti con in mano un Corano. Messosi alla guida della sua auto, aveva anche iniziato a inveire contro gli agenti, in uno stato di perenne agitazione, proferendo frasi a dir poco agghiaccianti: “Siete miscredenti, ebrei, dovrete rendere conto a Dio”.
Le testimonianze
I fatti risalgono al 14 ottobre scorso, quasi in concomitanza con la crisi scoppiata in Medio Oriente. Diverse persone riferirono agli agenti di essere state aggredite dall’uomo. In uno di questi casi, a parlare era stato un altro immigrato, un ecuadoriano di 44 anni, il quale aveva riferito di essere stato strattonato alle spalle dall’egiziano, intenzionato ad afferrargli lo zaino e a farlo cadere, prima di trascinarlo per alcuni metri e colpirlo con calci e pugni. La vittima era stata perfino morsa alla mano e alla testa dall’aggressore. Il consulto psichiatrico sull’espulso egiziano aveva evidenziato nell’uomo “un monotematico orientamento di ostilità verso l’Occidente”. Da lì la decisione del provvedimento di espulsione, parto diretto del prefetto di Milano Claudio Sgaraglia. L’uomo è risultato anche avere precedenti di polizia, tra cui un fermo per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
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