Roma, 9 gen – La sinistra non ha alcun rispetto per la vita. A meno che non sia “una propria”, sia chiaro, in quel caso le barricate ai erigono ma l’ipocrisia resta. Non è possibile, non è umano ignorare o descrivere solo con una semplice cronaca ciò che dalle sponde del Partito democratico hanno “espresso” ieri contro la commemorazione di Acca Larenzia.
La sinistra e la cattiveria gratuita
È giusto insistere dopo le parole francamente ridicole di Elly Schlein sui social network. Così come successivamente alle richieste addirittura di effettuare interrogazioni parlamentari per il “gravissimo accaduto”: dei giovani che commemorano le vite spezzate di tre innocenti danno troppo fastidio, e l’infangamento che ne deriva diventa ancora più intollerabile. Qualcuno potrebbe dire che tanta mediocrità andrebbe ignorata e basta. Invece, chi scrive trova sacrosanto evidenziarla dieci, cento, mille volte. Perché la retorica dei non violenti e dei buoni ha francamente stancato, specie se si sputa poi addosso a dei cadaveri.
Nessun rispetto per la vita
A questa gente di difendere la vita di ragazzi innocenti, di qualsiasi colorazione politico, non interessa nulla. L’unica cosa da cui sono attratti è la possibilità di riempire il vuoto politico che esprimono qualsivoglia giorno, con tutte le ipocrisie al seguito, di traverso il solito antifascismo d’accatto sparato lì, giusto per avere qualcosa di cui parlare. E allora va bene anche infangare la storia tragica di tre ragazzi innocenti che ormai più di 45 anni fa perirono senza aver torto un capello a nessuno. Va bene anche infangare Sergio Ramelli, contro cui pure si sono mobilitati in più di una triste occasione. Va bene pure sputare addosso a Norma Cossetto e alla sua tragica fine. Le storie si ripetono, l’amarezza per la volgarità e l’animo inquinato di certe azioni diventa ancora più forte. Come l’odio della sinistra.
Stelio Fergola
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